Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo – SSPIG

La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo, denominata SSPIG, è gestita dall’Associazione ARPI (Associazione di Ricerca in Psicoterapia Interpersonale).

I soci fondatori dell’ARPI, Docenti Universitari e già Didatti presso altre Scuole di Specializzazione in Psicoterapia riconosciute (SSPC-IFREP e SSSPC-UPS), lavorano nella formazione clinica da diversi anni.

L’indirizzo scientifico-culturale cui l’Associazione e la Scuola si ispirano trova i suoi fondamenti all’interno della cornice Umanistico-Esistenziale, di cui tiene conto rispetto alla visione di fondo, alle scelte epistemologiche ed all’orientamento filosofico. La visione dell’uomo, della patologia e della cura che ne consegue, influenza profondamente la scelta del modello formativo proposto, e costituisce un punto di attenzione dei docenti della SSPIG, consapevoli della difficile declinazione dei principi filosofici in coerenti prassi metodologiche.

L’obiettivo formativo che guida il nostro modello teorico e didattico è quello di agevolare la nascita, in ogni trainees, di una personale Weltanschauung armonica e compiuta, che sia in grado di rispondere della complessità e delle competenze richieste ad uno psicoterapeuta, chiamato ad operare in contesti diversi come Istituzioni Sanitarie, Centri di Consulenza Psicologica, studi privati e Istituti di ricerca.

La nostra attività, che è pure profondamente radicata ed ispirata alla ricerca ed alla pratica clinica, si sta muovendo, per quanto riguarda quest’ultimo punto, nella direzione di continuare ad approfondire una teoria della tecnica che sia sempre al passo con i risultati scientifici. In questo senso, vediamo un interessante spunto di riflessione e di lavoro, la relazione mente-corpo. È grande, quindi, l’attenzione ai complessi processi sensoriali, percettivi, emotivi, ed alle connesse modalità di operare su di essi della mente, al fine di avvicinarsi allo straordinario evento che è “l’alba del pensiero” (A.B. Ferrari). Consideriamo lo sviluppo neurologico (del cervello) e lo sviluppo psicologico (della mente) insieme normal and abnormal, consideriamo operanti le stesse leggi di stabilità e cambiamento, nella normalità e nella patologia, affermando, infine, il dato del possibile cambiamento/trasformazione in ogni fase dello sviluppo.

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