ARPI

ASSOCIAZIONE DI RICERCA PSICODINAMICA PER L’INTERVENTO SOCIALE

L’ARPI, si è costituita a Palermo nel 2008 e si occupa di formazione, ricerca clinica e di interventi psicosociali in diversi contesti sanitari, educativi, cittadini. Parte su iniziativa del Prof. Pio Scilligo e di un gruppo di psicoterapeuti che con lui lavoravano nell’ambito della formazione clinica in psicoterapia.

Nel 2020, diventa ARPI  (Associazione di promozione sociale).
L’Associazione, in particolare, si prefigge la finalità di diffondere la conoscenza, la pratica, la ricerca e la divulgazione della teoria psicodinamica, specialmente ma, non solo, dei modelli teorici di Sigmund Freud, Jacques Lacan, Wilfred Bion, Donald Winnicott e gli eredi dei suddetti autori, nel tentativo di recuperare il valore irriducibile della soggettività cancellata da cure anonime e protocollari che tendono ad annullare la dimensione singolare e particolareggiata della cura.

Il principale settore di intervento è quello della formazione e della prevenzione delle variegate forme del disagio contemporaneo, ed in questa direzione opera attraverso interventi di psicologia applicata, quali attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sociale; gruppi di formazione e intervento rivolti a genitori e ad adolescenti; interventi di supporto psicologico; psicoterapia; interventi rivolti a soggetti con problematiche di gioco d’azzardo patologico e nuove forme di dipendenza senza sostanze.

Una delle attività principali, sin dalla sua nascita, è stata quella della formazione di psicoterapeuti  ad   orientamento   psicodinamico   attraverso   la   Scuola   di specializzazione   in   Psicoterapia   SSPIG   riconosciuta   dal   MIUR   in   data   MURST 15.07.2008   G.U.   2   Agosto   2008.   Alla   voce   Progetti   potrete   trovare   maggiori informazioni.

Dal 2018 l’ARPI collabora stabilmente con altri enti per la realizzazione di iniziative di carattere psicoeducativo a beneficio del territorio nazionale, in particolare in Sicilia e nel Lazio. Di particolare rilevanza la collaborazione, nell’ambito di un intervento all’interno dei quartieri Zisa e Danisinni di Palermo, con la cooperativa sociale  Al Azis, con l’associazione ETS Danisinni, con il Circopificio, assieme ai quali è stato realizzato un intervento   multidisciplinare   finalizzato   all’infrastrutturazione   della Comunità Educante e al rafforzamento del ruolo della famiglia al suo interno. Nel 2023 è stata siglata una collaborazione con il II Municipio della città di Roma, per un progetto sociale, rivolto alle ragazze e ai ragazzi, ai giovani denominato “Officine per le Nuove Terre” , un progetto teso a rispondere alla crescente domanda di aiuto e di cura che dai nostri adolescenti ci giunge, una rete di psicoterapeuti, psicologi e medici che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze pro bono  e a​ costi sociali. Officine   è   dunque   il   Centro   Clinico   “La   seconda   nascita”,   è   un contenitore in cui  ospitare e dare vita alle diverse forme della cura e del curare, anche come spazio di incontro e confronto tra professionisti diversi, nella direzione della formazione continua, è uno spazio di ricerca e raccolta dati, un osservatorio sulla città attraverso cui esplorare le vicende di vita di queste “nuove terre”.
Dal 2009 ha istituito e mantiene attivo il  CEPI , un   Centro Clinico Consultoriale a disposizione del territorio della Città di Palermo che è stato dedicato alla figura e all’opera del Prof. Pio Scilligo, già professore presso l’Università degli Studi “ La Sapienza” di Roma.

L’ARPI, ancora, collabora con l’ Istituto Gabelli di Palermo per iniziative a sostegno della genitorialità e per la presa in carico di minori.

Infine, il lavoro degli psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti che collaborano in ARPI ha come punto di snodo il sostengo per le categorie a rischio, e si apre al sociale anche attraverso progetti di respiro artistico e culturale. In questa traiettoria, l’ARPI; al fine di sensibilizzare, sostenere e promuovere una cultura dell’inclusione, dell’accoglienza e dell’integrazione, accanto ai progetti sul campo più concreti e legati all’area di intervento psicologica, vuole realizzare un progetto artistico-culturale, di impegno civile, ispirato alla tragedia delle vittime migranti del mar Mediterraneo e alle vittime di tutte le migrazioni: all’attuale fase di raccolta fondi, seguirà un bando di Concorso per la Composizione di un’opera – per Coro e Orchestra d’Archi, ispirata ad un Requiem –www.requiemperlegentidelmediterraneo.it -, per ricordare le vittime degli sbarchi nel Mediterraneo, per celebrare un rito collettivo di ricordo, per lenire il dolore di traumi indicibili, traumi che attraversano e toccano il nostro stesso tessuto sociale. Si intreccia con il nostro il progetto del dott. Arnoldo Mosca Mondadori, con l’Orchestra del mare – che suona strumenti ad arco costruiti dai detenuti del carcere di Opera (Milano), realizzati con i legni dei barconi affondati nel Mediterraneo. Proprio questi strumenti saranno suonati dai musicisti dell’Orchestra che animerà la musica delle due composizioni vincitrici.

In   questi   tredici   anni   di   attività   numerose   state   anche   le   iniziative   culturali dell’Associazione anche in sinergia con la Società Cittadina di Psicoanalisi Xenia – www.lesocietadipsicoanalisi.it

Tutto questo racconta di un’ampia rete di Associazioni e, quindi, di professionisti della salute mentale della quale l’ARPI costituisce un importante nodo. La nostra filosofia è di mantenere in vita la soggettività umana attraverso la prassi psicoanalitica, per non farla precipitare nei protocolli universali, nelle procedure anonime. Pensiamo che questo punto di osservazione abbia molto da enunciare rispetto al vivere sociale. Come diceva Freud, in Psicologia delle Masse ed Analisi dell’Io (1921) la psicologia individuale è già da sempre sociale e non esiste vita psichica separata dalla vita della città. Proprio per queste ragioni riteniamo preziose​ queste tipologie di interventi per fare della clinica esperienza da cittadini e al contempo politica, per mettere in campo  energia vitale e attuare un lavoro che non sia solo di terapia sul singolo ma di azione sul sociale.